Quando una donna si permette di vincere in un ambito solitamente di pertinenza del genere maschile si scatena la solidarietà fra sconfitti, che si coalizzano contro l’intrusa.
Una modalità per esorcizzare la sconfitta è ascriverla surrettiziamente al genere maschile (ha gli attributi…).

L’importante è ribadire il concetto base della cultura di destra e conservatrice: il potere del patriarca, colui che sa scegliere per conto del popolo degli Immaturi.

L’uomo, talvolta la donna, forte!


Una cultura di sinistra, progressista, non si propone di imporre qualcosa: alla figura del padre severo contrappone quella del genitore (il genere diventa indifferente), premuroso che collabora, capisce senza imporre, bastonare, umiliare.

Difficile farlo intendere ai conservatori, ma anche ad alcuni (auto definiti) progressisti che non lo capiscono ugualmente.  
Dobbiamo superarli, dimenticarli, per potere andare avanti e costruire una Sardegna, un’Italia, un’Europa, migliori.

E soprattutto tanti auguri a noi donne di Sardegna.

Buona giornata dell’8 marzo
Presidente Alessandra Todde.

Ps: all’incauto autore della spregevole boutade sul suo nome e soi disant attento lettore, suggeriamo il saggio di George Lakoff “Non pensare all’elefante”, e’ sicuramente più efficace della sottoscritta sul punto.

,
Latest Posts from Anna Maria Busia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *